L’esito della 42^ Conferenza Generale UNESCO: la nuova Raccomandazione sull’Educazione alla Pace, ai Diritti Umani e allo Sviluppo Sostenibile

Adottata da tutti i 194 Stati membri dell’UNESCO durante la 42^ Conferenza Generale fra il 7 e il 22 novembre 2023 a Parigi, la nuova Raccomandazione sull’Educazione alla Pace, ai Diritti Umani e allo Sviluppo Sostenibile è l’unico strumento di definizione di standard globali che definisce come l’educazione dovrebbe essere utilizzata per realizzare una pace duratura e per promuovere lo sviluppo umano attraverso 14 principi guida, fra cui in particolare:

  • i risultati concreti di apprendimento e le aree di azione prioritarie per rimodellare olisticamente tutti gli aspetti dei sistemi educativi;
  • le leggi e le politiche allo sviluppo;
  • le pratiche di insegnamento;
  • gli ambienti di apprendimento e la loro valutazione.

La Raccomandazione è un documento di orientamento non vincolante che si concentra su come l’insegnamento e l’apprendimento dovrebbero evolversi nel XXI secolo per realizzare una pace duratura, riaffermando i diritti umani e promuovendo lo sviluppo sostenibile di fronte alle minacce e alle sfide contemporanee.

Il documento riconosce che l’istruzione in tutte le sue forme e dimensioni, entro e fuori la scuola, contribuisce a plasmare il modo in cui vediamo il mondo e con cui trattiamo gli altri, e che l’educazione può e deve essere un percorso per costruire una pace duratura. La raccomandazione collega logicamente diverse tematiche e questioni, dalle tecnologie digitali e dai cambiamenti climatici alla libertà di genere e alle libertà fondamentali. Ciò indica che sono necessarie trasformazioni positive in ognuno di questi ambiti perché l’istruzione li riguarda, essendo formata da tutti questi fattori e influenzandoli. A tale scopo, la Raccomandazione delinea esattamente cosa deve cambiare negli approcci all’istruzione e in che modo.

Il testo recentemente adottato aggiorna la Raccomandazione “1974”, che quasi 50 anni fa univa gli Stati membri nel considerare l’istruzione come un motore chiave della pace e della comprensione internazionale. Negli ultimi due anni (2021-2022), l’UNESCO ha rivisto questo strumento visionario, che oggi:

  • considera nell’istruzione l’importanza di competenze come l’empatia, il pensiero critico e la comprensione interculturale;
  • copre le attività educative in tutti gli ambienti e a tutti i livelli, durante il ciclo intero della vita, collegando i punti tra aree che non erano state precedentemente considerate insieme, come il nesso tra la salute fisica e mentale degli studenti, l’impatto dei cambiamenti climatici sul sistema educativo e le conoscenze acquisite al di fuori di una classe;
  • si applica a tutte le parti interessate nel campo dell’istruzione come base per sviluppare le loro politiche, pratiche e approcci ai fini di formare studenti empatici e inclusivi.

La Raccomandazione invita alla nuova comprensione della pace, all’educazione allo sviluppo sostenibile, all’educazione alla cittadinanza globale, all’uguaglianza di genere e all’istruzione nell’era digitale: difatti, esistono nuove sfide e minacce ai diritti umani e alla comprensione internazionale, richiedendo nuovi approcci all’istruzione. Anche il panorama giuridico si è trasformato: negli ultimi 50 anni, la comunità internazionale ha sviluppato un solido insieme di accordi e di quadri per promuovere la pace e prevenire la violenza. Nuove ricerche e nuovi dati hanno, inoltre, arricchito lo sviluppo di politiche efficaci e il monitoraggio del loro impatto.

È stato dimostrato che la Raccomandazione “1974”, predecessore del testo attuale, aveva dato il via ad un’ampia gamma di iniziative in tutto il mondo e tali iniziative hanno incluso l’introduzione di nuovi contenuti nei programmi di studio e nella formazione degli insegnanti, gli approcci partecipativi centrati sullo studente, la creazione di nuove istituzioni e lo sviluppo di programmi di scambio. Dal 2023, grazie alla nuova Raccomandazione, ogni quattro anni gli Stati membri presenteranno rapporti sull’attuazione dei principi guida al Comitato esecutivo dell’UNESCO, quale organo di governo interno: questi rapporti saranno poi analizzati, trasmessi alla Conferenza Generale e condivisi con altre agenzie specializzate. La prossima documentazione testimonierà l’impegno degli Stati per la solidarietà internazionale e aiuterà a monitorare i loro progressi verso l’Obiettivo di sviluppo sostenibile 4.

Avendo gli Stati membri ratificato la Raccomandazione sull’Educazione alla Pace, ai Diritti Umani e allo Sviluppo Sostenibile, l’UNESCO nel futuro supporterà i Paesi nel tradurre queste idee in azioni a livello locale, nazionale e internazionale, tra cui: