Il Club per l’UNESCO Ticino, nato a Giubiasco il 1^ maggio 1999, ha tra i suoi fondatori Roberto Ghini, cultore degli ideali e dei valori dell’educazione alla Cultura di Pace, che così amava scrivere:
«Sapere è potere: potere di prevedere, prevenire, produrre. Applicare questo sapere per il bene di tutta l’umanità, nell’equilibrio e con la giusta misura, è saggezza. Il sapere e la saggezza sono il vero ponte che ci lega al passato e che dobbiamo gettare verso un futuro sostenibile».
Venutoci a mancare nel 2021, Roberto ci ha trasmesso il testimone per un’azione di cultura che traghetti il benessere umano, derivante da sapere e saggezza, al presente e sin oltre l’avvenire. Impegnati a tenere fede all’originaria Dichiarazione di intenti, tutti i membri del Club conservano il ricordo di Roberto Ghini, quale luce per ogni prossimo passo sempre sulla stessa strada:
«La nostra intenzione di fondare un Club UNESCO parte dal cuore, perché gli scopi e gli ideali dell’UNESCO ci sono apparsi come la forma più ampia e profonda dentro cui rappresentare i nostri stessi ideali. Siamo consapevoli che il cambiamento imposto dai tempi deve essere un cambiamento delle coscienze, ma la coscienza di ciascuno non è scritta nei documenti d’identità e si esprime invece attraverso il comportamento e le scelte di tutti i giorni, attraverso quelle forme di cittadinanza che creano l’agire e l’operare insieme e con intenti comuni. Per questo dare un senso di universalità ai nostri piccoli progetti e alle nostre scelte di lavoro volontario, ci sembra una cosa bella e costruttiva. Ci rendiamo conto che fondando un Club diventeremo un punto di riferimento per le informazioni e la documentazione UNESCO e siamo pronti a mettere a disposizione le nostre competenze, al fine di realizzare le necessarie strutture informatiche e logistiche. Sappiamo anche dell’interesse che l’UNESCO rivolge ai problemi del mondo giovanile nei suoi diversi aspetti e siamo intenzionati ad avvicinare i giovani alle varie forme d’arte. […] Siamo convinti che la coerenza, l’armonia tra di noi e il dialogo reciproco sono la vera ricchezza, che ci può permettere di realizzare una cosa così complessa come è un Club UNESCO. […] È in base a questa convinzione che pensiamo ed agiamo, credendo fermamente che il nostro sogno non vada cercato lontano, ma in questo stesso luogo che, per la cooperazione e la fiducia di tutti, si fa “altro” e diventa capace di aprirsi al mondo».
Questo documento è stato preso ad esempio e tradotto nelle quattro lingue nazionali: dal 1999 la Commissione Svizzera per l’UNESCO lo ha reso protocollo di fondazione dei nuovi Club sul territorio nazionale.
Inoltre, alle origini del Club nel 1999, un momento di grande importanza è costituito dal Congresso di Ekaterinburg, città russa dove per la prima volta ha partecipato una delegazione elvetica, rappresentata dal Club per l’UNESCO Ticino, entrando nella Federazione Mondiale dei Club, Centri e Associazioni UNESCO, grazie al presidente fondatore Luca Guglielmini. Qui sotto è riportato l’articolo storico di questo evento di portata internazionale.