Nata a Bellinzona nel 1919, Maria Amadini compì i suoi studi nella capitale ottenendo il diploma di
sarta. Alla fine degli anni Trenta la passione per il canto la portò a studiare con Luigi Tosi, l’allora direttore della Corale femminile Santa Cecilia. Nel 1944 conobbe il maestro Vittore Veneziani, direttore del coro della Scala di Milano, esule in Ticino. Colpito dalle potenzialità canore di Maria, Veneziani la esortò a continuare gli studi di canto a Basilea, Zurigo e Milano, da contralto a mezzosoprano. Nel 1948 esordì al Teatro Lirico di Como e ottenne un’audizione al Teatro della Scala, dove cominciò così la sua carriera di cantante lirica al fianco di artisti come Maria Callas, Mario del Monaco, Renata Tebaldi e le bellinzonesi Giuliana Tallone-Bocca e Anna Borellini. Lavorò per otto anni al Teatro alla Scala sotto la direzione di registi come Giorgio Strehler, Luchino Visconti e Tatjana Pavlova.
Nella seconda metà degli anni Quaranta collaborò a più riprese con la Radio della Svizzera Italiana e con Radiorchestra. Terminata la carriera concertistica tra gli anni Cinquanta e Sessanta, si ristabilì a Bellinzona e si dedicò all’insegnamento del canto agli allievi delle scuole comunali. Fu anche promotrice del corteo dei bambini al carnevale cittadino. Morì il 14 giugno 2004. Vent’anni dopo il Club per l’UNESCO Ticino sostiene la richiesta di Lia Sansossio-Cippà al Municipio di Bellinzona per ricordare questa concittadina, dedicandole la piazza posta all’incrocio di Via ai Mulini, Via Al Ramone e Via Motto di Mornera, a pochi metri da quella che fu la casa di Maria, in Via Gesero.