La caratteristica più significativa della Convenzione sul Patrimonio Mondiale del 1972 è che unisce in un unico documento i concetti di conservazione della natura e di preservazione dei beni culturali. La Convenzione riconosce il modo in cui le persone interagiscono con la natura e la necessità fondamentale di proteggere l’equilibrio tra i due.
Rafforzare la credibilità della Lista del Patrimonio Mondiale, quale testimonianza rappresentativa e geograficamente equilibrata di beni culturali e naturali di valore universale eccezionale, garantirne la conservazione, promuoverne lo sviluppo, comunicarla e rafforzare il ruolo delle comunità getta le basi per il rispetto e per l’attuazione di questa importante carta.
Sono proprio i luoghi di memoria in rapporto al territorio i punti di raccordo tra il patrimonio, la natura e la comunità, ideali per una buona comunicazione etica, in coesione di intenti, ai fini della tutela UNESCO.
La consapevolezza dell’esistenza di un complesso patrimonio locale, materiale e immateriale, strettamente connesso al territorio, è ciò che rende una persona felice di abitare in un certo luogo. Da qui l’Educazione alla Cultura di Pace tocca svariati aspetti della socialità, rendendo attuabile la salvaguardia della vita, della cultura e dei più bei rapporti interpersonali.