Martedì 7 novembre 2023 ricorre il primo giorno della 42^ Conferenza Generale UNESCO, un evento in cui gli Stati membri si riuniscono a discutere l’agenda UNESCO per i prossimi due anni (2023-2025) e presentano esperti, partners e leaders per accelerare l’azione verso questioni globali fondamentali attraverso la cooperazione internazionale.
Il programma di lavoro è fitto e gli eventi attuali di portata mondiale sono all’attenzione dell’Assemblea plenaria. La pace, l’educazione, la cultura e la libertà di espressione, secondo la dichiarazione dei principi etici e pure in relazione ai cambiamenti climatici, sono temi urgenti da parte di tutte le Commissioni riunite entro la sede UNESCO di Parigi sino al prossimo 22 novembre, data in cui saranno emesse le decisioni assunte a seguito della 42^ Conferenza Generale.
In particolar modo la costruzione di società pacifiche, nella valorizzazione della cultura e della scienza, passa dalla priorità all’educazione e all’istruzione, rivalutando il rapporto con la natura e promuovendo la scelta di una tecnologia etica. La partecipazione all’Assemblea di giovani, artisti e funzionari pedagogici diverrà momento di ulteriore confronto per definire i piani più efficaci in questa direzione condivisa e comune.
Le Delegazioni sono chiamate ai riflettere su come i beni comuni possano essere protetti in mezzo ai grandi sconvolgimenti, quali la crisi climatica e la trasformazione digitale, e su come l’empatia, le competenze ed i valori inclusivi aprano la strada ad un approccio globale per l’educazione alla pace.
Di grande rilievo sarà anche l’appello per promuovere il multilateralismo e il pluralismo culturale quali strumenti strategici per una pace duratura, riconoscendo l’escalation ai diritti umani di crimini di guerra quali gli attacchi contro i siti e gli edifici dedicati alla religione, all’educazione, all’arte e alla scienza.