Domenica 5 novembre 2023 la Consigliera Eleonora Alberti è stata spettatrice al Palazzo dei Congressi di Lugano della prima opera lirica composta per orchestra di soli fiati, Maddalena, tratta dai romanzi dello scrittore Carlo Silini che ha incorniciato il mito fondante della storia seicentesca del Mendrisiotto, ispirata al personaggio del Mago di Cantone.
La cultura della storia locale vive nelle innumerevoli identità dei suoi abitanti, portatori di valori ancestrali entro la più autentica espressione, di resistenza contemporanea e di rinnovamento per l’avvenire, di una terra e delle sue persone. Oltre il materialismo e ben al di là dei meccanismi della globalizzazione stanno le infinite identità locali a colorare la grandezza del mondo, attraverso gli importanti strumenti umani, i valori tradizionali, le radici e la profonda coscienza di sé. Sono i luoghi dell’affetto che muovono le intelligenze e scaldano i cuori, che responsabilizzano e sensibilizzano le relazioni interpersonali e la tutela di una storia e di un patrimonio culturale e naturale, che tutti sono chiamati a difendere.
Nei gesti abituali di ogni giorno ciascuno coltiva memorie e progetta il futuro e, in questa trama minuta di tempi e di spazi, avviene la vita sociale che offre il senso delle azioni condivise e che radica le energie della storia locale da cui scaturiscono gli stessi eventi presenti. Si tratta di un’esperienza quotidiana che guarda all’attualità, avendo sempre ben chiaro il punto di partenza senza il quale non si sarebbe potuti arrivare all’oggi. A questo proposito, proprio il territorio rispecchia il quadro di riferimento della storia locale.
La cura per il territorio, cioè per ciò che costituisce lo specifico culturale di una comunità, garantisce il suo stesso sviluppo e questo messaggio di saggezza, che proviene congiuntamente dalla terra e dalla storia, esprime le ragioni di solidarietà fra gli uomini e il dialogo tra le culture nella valorizzazione di ogni singola specificità. L’unione di intenti è tanto più efficace negli esiti e il territorio, così, diviene un grande alfabeto alla base della cultura della comunità, costituendo il libro di un linguaggio d’amore per tutti.