L’Educazione alla Pace nell’approccio UNESCO

L’educazione ai diritti umani è presente nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 all’articolo 26 comma 2 e UNESCO, mediante l’adozione di un approccio globale nella didattica dei diritti umani, riconosce la consequenziale interdipendenza dei diritti civili, culturali, economici, politici e sociali mirando alla costruzione della pace nella convivenza democratica. Sin dalle origini, l’ONU e l’UNESCO hanno messo in atto numerosi piani d’azione al fine di diffondere la Cultura di Pace presso le Comunità internazionali.

Ecco qui riportati i principali:

Nel 2000 è stato proclamato l’Anno Internazionale per la Cultura di Pace (proprio festeggiato al secondo anno del Club per l’UNESCO Ticino) e si è dedicato il decennio 2001-2010 alla Cultura di Pace e di non violenza per i bambini del mondo.

L’approccio UNESCO mobilita i cittadini e le istituzioni così che l’Educazione alla Pace sia garantita a tutti, con particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili come i bambini, gli anziani e coloro che vivono in condizioni estreme: il sistema educativo è volto al superamento dei conflitti, ai diritti umani e al dialogo interculturale.

UNESCO aderisce al Programma mondiale per l’educazione ai diritti umani (World Programme for Human Rights Education – WPHRE), un insieme continuativo di azioni per promuovere l’affermazione dei diritti umani in tutti i settori della società, e fa parte del Comitato di coordinamento inter-agenzie delle Nazioni Unite per l’educazione ai diritti umani nel sistema scolastico (United Nations Inter-Agency Coordinating Committee on Human Rights Education in the School System – UNIACC), che accresce la cooperazione rispettiva tra le agenzie.